LA SEZIONE ANPI APPIO

La sezione Anpi Leonardi-Spunticcia, nota come Anpi Appio, nasce ufficialmente il 12 marzo 2012, ed è ora, nel territorio del VII Municipio...

I PROTAGONISTI

IL CLERO E LA RESISTENZA NELLA VI ZONA 

Mons. Desiderio Nobels
(1899-1995). 
Nasce in Belgio e vive a Roma.
Viene mandato dai genitori a Londra dopo l’'invasione tedesca del Belgio nel 1914. Conosce Baden Powell e diventa scout sotto la sua guida. 
Dopo la Grande Guerra torna in Belgio, diventa sacerdote  e  viene  a Roma dove si laurea in Teologia presso l'Università Gregoriana. 
Dopo la liberazione di Roma nel 1944 fonda il primo gruppo scout ASCI "Roma 51".
Durante la Resistenza la sua azione si svolge tra il   Quadraro e il Tuscolano, a San Giuseppe all'Arco del Travertino. Accoglie centinaia di soldati sbandati e, insieme con alcuni ufficiali dell'Esercito Italiano, costituisce una formazione partigiana denominata "Travertino" che partecipa  all'organizzazione della Resistenza nella zona di Roma sud. Nel museo storico della Liberazione di via Tasso in Roma (sala IV) è conservata la relazione dell'attività svolta dalla formazione partigiana "Travertino", scritta da lui stesso e inviata il 20 luglio 1944 alle Autorità Italiane.
Viene contattato da Luigi Forcella, capo del centro militare clandestino del PCI dal 25 settembre 1943, diventato un esponente di spicco  della Democrazia Cristiana e del Fronte Militare Clandestino.   Mons. Nobels protegge moralmente e materialmente,  insieme alle formazioni Garibaldi,  molti marinai italiani che si erano rifiutati di entrare nelle fila dell’esercito della RSI.
 La Banda Travertino inizia a collaborare con i gappisti di Torpignattara e Centocelle con il progetto di  colpire i collaborazionisti dei tedeschi. 
La sinergia che si crea tra  Partito Comunista, Democrazia Cristiana e Vaticano acquista, da quel momento, un valore aggiunto. 
È grazie a Nobels che il PCI dell’VIII zona riesce  a prendere contatto con il tenente Maurizio Giglio e, quindi, con l’agente OSS Peter Tompkins e la sua organizzazione, che  aveva come compito quello d’inviare, tramite Radio Vittoria, cablogrammi agli Alleati sui movimenti di uomini e armamenti da e per il Fronte Militare. 
Tutti i rapporti informativi venivano mandati al centro di raccolta nel palazzo di Propaganda Fide. In vista dello sbarco di Anzio del 22 gennaio 1944, le azioni militari si intensificano in tutta Roma, retrovia della linea di combattimento tedesca.
Monsignor Nobels riceve  il 22 gennaio 1945, dal brigadiere Generale Danovan, direttore dei servizi strategici statunitensi, una medaglia con un  "attestato d'apprezzamento" come riconoscimento  per la  sua attività nella Guerra di Liberazione. 
Fonda   il Centro Oratori Romani, un progetto che ebbe un grande sviluppo nelle parrocchie periferiche della Capitale mentre continua a coltivare il desiderio giovanile di dedicarsi allo scoutismo  che,   con la collaborazione del professor Arturo Vasta, all'indomani dell'entrata degli Americani a Roma, diventa il primo Reparto Scout dell'Italia post fascista presso la parrocchia di San Giuseppe all'Arco del Travertino: il Roma 51. 
Gli scout italiani erano rimasti attivi in clandestinità nella rete della “Giungla silente”.
Rimane  un valido animatore della rinascita dell'Associazione Scoutistica Cattolica Italiana (Asci), sciolta dal Fascismo nel 1925.
Dall'Arco del Travertino il gruppo scout si trasferisce nella parrocchia della Natività in via Gallia, dove monsignor Nobels opera  per alcuni anni in collaborazione con don Luigi Rovigatti, in seguito vescovo di Civitavecchia, poi vice gerente di Roma.
Don Antonioli e Don Alessandrini, sacerdoti salesiani,  riconosciuti “Giusti tra le nazioni’,  furono insigniti di  molti riconoscimenti dal mondo ebraico per aver accolto e salvato nell’Istituto Pio XI di Roma  molti ebrei, bambini e adulti. 

L’istituto salesiano Pio XI di via Umbertide, Chiesa S. Maria Ausiliatrice in Via Tuscolana, fu il luogo dove  70 ragazzi ebrei, dopo la razzia nazifascista del 16 ottobre 1943,  trovarono rifugio e vi rimasero fino alla Liberazione di Roma. 
Si unirono a loro adulti, renitenti alla leva e soldati sbandati.